Il volume illustra le diverse forme che può assumere il discorso politico e ripercorre le principali trasformazioni del linguaggio politico nella storia dell'Italia repubblicana, alimentate e accelerate dai (social) media. In particolare, delinea le caratteristiche essenziali del linguaggio dei politici della Prima e della Seconda Repubblica e i tratti principali del linguaggio politico contemporaneo, anche tenendo conto dell'eredità lasciata dal regime fascista. Esplora i campi semantici più ricorrenti e offre esempi degli artifici retorici, dei comportamenti argomentativi scorretti e degli impliciti linguistici più utilizzati. Si sofferma su aspetti morfosintattici e testuali e considera il lessico politico nel suo rapporto sia con la lingua comune, sia con i linguaggi specialistici. Un approfondimento è dedicato all'apporto del lessico politico-giornalistico al lessico italiano nel suo complesso, con esempi di neologismi e termini risemantizzati tratti da studi e repertori specifici.