La premessa fondamentale dei saggi in questo volume è che la mediazione linguistica e l'interpretariato in ambito giuridico sono rilevanti per la tutela dei diritti umani primari e che tutti gli individui hanno diritto a un processo equo. Molti capitoli di questo libro hanno messo in rilievo come la traduzione e l'interpretariato siano mezzi utili a scavalcare le barriere tra persone che non parlano la stessa lingua; salvaguardano i diritti dell'individuo, sia esso imputato, testimone o vittima e garantiscono la sicurezza dell'intera comunità. Ogni autore presenta un diverso background formativo e di esperienze: dal mondo accademico a quello istituzionale, dagli interpreti in tribunale a quelli del linguaggio dei segni per la Comunità Sorda. Si tratta insomma di contesti formativi diversi per dare voce a diversi settori dell'ambiente giuridico, quello delle forze di polizia, dei tribunali, degli istituti penitenziari e dei centri di identificazione ed espulsione.