Negli studi di linguistica contemporanea dedicati al testo e al discorso, ha un'importanza decisiva la distinzione tra coerenza e incoerenza. Partendo da celebri esempi in cui l'interpretazione non ci suggerisce legami o connessioni sul piano di una macrostruttura concettuale, i testi sono solitamente suddivisi tra coerenti e incoerenti. Molti autori hanno riconosciuto che è anche possibile immaginare contesti e conoscenze «particolari» e non «comuni», ma hanno comunque mantenuto la distinzione tra testi coerenti e incoerenti e, di fatto, la maggior parte dei lavori dedicati alla linguistica testuale si basa sulla dicotomia coerenza/incoerenza. In questo volume si cercherà di mostrare come la coerenza, in realtà, sia una condizione sempre presente nella comunicazione verbale e che la distinzione tra testi coerenti e incoerenti non sia utile, ma tutto sommato fuorviante. Attraverso l'analisi di alcuni tipi e generi testuali, si troverà che la coerenza è una condizione pervasiva, inerente alla produzione del discorso, che si manifesta anche attraverso segnali che violano la coesione grammaticale, come nel caso dei lapsus.