L'intelligenza artificiale ci libera dalla necessità di imparare a scrivere bene? Nell'era di ChatGPT e dei suoi emuli, studenti e adulti possono dimenticare temi, sintesi, relazioni, mail? I giornalisti smetteranno di scrivere articoli? E gli scrittori spariranno? La risposta è no. Dopo anni di declino, cominciato con l'avvento della televisione, oggi c'è una rinascita della scrittura. La capacità di scrivere e comunicare è una competenza sempre più richiesta nel mondo del lavoro: le conoscenze tecniche diventano rapidamente obsolete, mentre le aziende cercano persone che sappiano organizzare un testo, condividere le emozioni, raccontare un'esperienza, motivare gli altri. E che riescano a imparare cose nuove. L'intelligenza artificiale, che all'inizio ha stupito e spaventato il mondo per la sua capacità di scrivere, tutte queste cose non le sa fare. E non solo perché è banale o perché sbaglia: quello migliorerà. Ma perché è nata proprio per essere prevedibile. Non avrà mai la forza e la fantasia dell'individuo. Però ChatGPT ha avuto il merito di riportare la scrittura sotto i riflettori. E ora la scrittura è decisiva anche per utilizzare l'Intelligenza Artificiale. Oggi dilaga il Prompt Engineering. Ma che cos'è il Prompt Engineering se non la capacità di porre le domande giuste alle macchine?