Questo libro, ricco di spunti e sollecitazioni, è diviso in due parti. Nella prima un breve saggio parte dall'analisi dell'origine e dello sviluppo della nostra lingua fino alla formazione di un idioma nazionale, analizzando gli elementi unificatori, il ruolo di libri, giornali, mezzi di comunicazione, senza dimenticare grandi fenomeni sociali come l'immigrazione interna e la riforma della scuola media. L'autrice si sofferma poi sulla lingua delle istituzioni, il "difficilese", i neologismi e i termini obsoleti, per giungere alla constatazione che l'italiano "va dove vuole, senza lasciarsi condizionare da tutti quelli che si preoccupano di salvarlo da pericoli inesistenti". La seconda parte ha un taglio pratico e raccoglie circa 600 termini, fornendo le risposte a molte curiosità sulla corretta formazione del plurale, sull'equivalente femminile di parole in uso soprattutto al maschile, sulla coniugazione di verbi "strani" e sulle indecisioni più comuni. Completa il volume un'appendice dedicata alla pronuncia corretta.