Martin Muma, 'più leggero di una piuma', è il nome di un celebre personaggio di Pier Lorenzo De Vita per "Il Corriere dei Piccoli" degli anni Trenta del secolo scorso. Ligio Zanini fa di quel bambino gentile, gracile e indifeso - che volava leggero sulle cose del mondo per sottrarsi a una realtà opprimente e a un destino assurdo - l'alter ego del suo unico, incandescente romanzo autobiografico. Saga asciutta, luminosa e straziante di un figlio del popolo e con lui di una comunità umana secolare, quella dell'Istria veneta in procinto di essere quasi completamente annientata e dispersa, Martin Muma è stupenda poesia della giovinezza, della libertà e dell'eros e - con tremenda divaricazione - testimonianza cruda e atto d'accusa degli orrori del totalitarismo, rigurgitati dall'abisso di disumanità e di degrado del campo di prigionia di Goli Otok, l'Isola Calva, l'inferno riservato ai dissidenti del regime jugoslavo di Tito. Uno dei grandi romanzi italiani del Novecento, ora ricondotto alla prima, storica edizione del 1990, con la prefazione di Ezio Giuricin che di quella fu tra i coraggiosi promotori, e con le testimonianze di Giuliano Manacorda, Mario Rigoni Stern e Franco Juri.