La parabola criminale di quattro giovani balordi di un quartiere della periferia di Palermo - Brum Brum, Minchiasecca, Miracolo e Palummu Mutu - fa emergere la città con le sue dinamiche, la mafia come fatto reale, la cronaca, i contesti, gli ambienti e i fenomeni sociali. Se qualcuno leggendo si farà l'idea che le vicende qui narrate corrispondono a fatti realmente accaduti, dovrà ricredersi. Al contrario, se qualcuno avrà il sospetto che i fatti qui descritti siano solo un mucchio di frottole campate in aria, anche lui dovrà ricredersi. Ma va bene così. Da una parte c'è la realtà, con le sue ragioni; dall'altra il racconto. In mezzo ci stanno le cose, come barchette tra le onde, tirate un po' di qua, un po' di là. Il narratore è per statuto un contaballe, ma prova quasi sempre a dar forma a una verità. Il raccontare storie è per l'autore di questo breve romanzo il modo più naturale di riflettere sulle cose del mondo.