L'estetica del calcio non può che essere vintage. Il suo sentimento è la nostalgia, il suo strumento il Subbuteo. Il calcio vero è il gioco più bello del mondo e il Subbuteo non è meno vero. Questo libro racconta la storia ufficiale e tutti i segreti di una indimenticata meraviglia del Novecento. Dagli inizi nel garage del suo inventore, Peter Adolph, ai fasti del lussuoso kit Monaco, dalle fragilissime prime figure di celluloide al genovese Andrea Piccalunga, campione del Mondo dal dito magico assicurato a suon di milioni, Subbuteo ci ripaga almeno un po' del danno subito. "Quando ero bambino il campo da Subbuteo veniva posato sul pavimento oppure direttamente sul tappeto. Avendo una moquette abrasiva come la carta vetrata, io e i miei fratelli usavamo degli speciali cuscini da Subbuteo per cercare di minimizzare il consumo delle ginocchia mentre strisciavamo intorno al campo. Si disputavano perennemente campionati e coppe tra noi e i nostri amici. Divennero tanto popolari che a un certo punto dovemmo limitare il numero delle persone che venivano semplicemente a vederli. Si faceva accomodare la folla in eccesso in un'altra stanza, dove veniva trasmessa la radiocronaca della partita in corso attraverso i nostri nuovissimi walkie-talkie."