Questa silloge poetica prende lo spunto dal tragico evento della morte di Aldo Moro, parlamentare e Presidente della Democrazia Cristiana e già Presidente del Consiglio nel secondo dopoguerra, rapito dalle Brigate Rosse il 16 Marzo 1978 a Roma, nel sanguinoso agguato di Via Fani, in cui furono uccisi tutti gli uomini della sua scorta. La sua prigionia durò 55 giorni e venne ritrovato morto il 9 Maggio in Via Caetani, dentro una Renault rossa. Quell'anno la S. Pasqua cadeva alla fine di Marzo. La silloge è dedicata a lui e idealmente anche a tutti coloro, rappresentanti delle istituzioni e della società civile, che nell'esercizio della loro professione o del loro lavoro hanno perso la vita in eventi delittuosi simili.