Il biliardo, inizialmente gioco dei nobili, diventando popolare fu considerato pericoloso perché induceva all'ozio e all'azzardo ma, nonostante l'avversione delle autorità politiche e religiose, divenne uno degli sport più amati a scapito di altri passatempi. I duellanti del biliardo sembrano archibugieri che con stecche e stecconi sparano colpi con palle d'avorio sul prato verde che somiglia a un campo di battaglia. Le infinite possibilità balistiche dei tragitti rettilinei o curvilinei delle sfere necessitano di un pensiero logico e razionale. L'inconfondibile suono e il roteare delle biglie che vanno zigzagando tra una sponda e l'altra con complicate traiettorie, tuttavia, appaiono anche magie e il giocatore un prestigiatore che non può nascondere i propri trucchi.