Nel corso della sua vita Maurice Sendak pubblicò con regolarità saggi e recensioni dedicate a una varietà sorprendente di scrittori e illustratori ai quali andava la sua ammirazione. Forse molti di questi nomi non dicono molto, ancora, al pubblico italiano dei non specialisti, ma indicano ineludibili punti di riferimento nella storia della letteratura per l'infanzia e dell'albo illustrato in particolare e i loro libri sono autentici e preziosi tesori da riscoprire: da Randolph Caldecott, George MacDonald e Beatrix Potter a Margot Zemach, Harriet Pincus e Edward Ardizzone, da Lothar Meggendorfer a Maxfield Parrish, passando per i più familiari Mamma Oca e Hans Christian Andersen. In un saggio della raccolta, "La forma della musica", Sendak esplora i modi sottili nei quali la musica ha influenzato le sue illustrazioni e l'opera di alcuni artisti «che raggiungono quell'autentica vitalità in cui consiste l'essenza del libro illustrato», diventando in qualche modo chiave di lettura rispetto al lavoro di tanti altri autori - del passato come del presente - e della natura dell'albo illustrato stesso come forma testuale. La seconda parte di "Caldecott & Co." raccoglie diversi saggi a carattere autobiografico e interviste, al pari dei memorabili discorsi di accettazione della Caldecott Medal del 1964, dell'Hans Christian Andersen Award del 1970 e del Laura Ingalls Wilder Award del 1983.