Il 26 marzo 1938 si perdono le tracce del fisico siciliano Ettore Majorana in viaggio per Palermo. Gli inquirenti vogliono credere che si tratti di suicidio o volontaria fuga dal mondo. Che il genio abbia intuito terribili destini nel futuro della scienza? Su questo interrogativo Sciascia costruisce uno dei suoi libri più intensi per la capacità di immedesimazione nella logica e nell'etica segreta di un personaggio estremamente complesso.