Per millenni, nelle corti dei potenti di pressoché ogni Paese, i buffoni furono presenti in quantità straripanti, e molti di essi erano nani. Per esercitare il difficile mestiere di far ridere gli altri, erano spesso usate persone - uomini, donne e perfino bambini - con gravi deficienze fisiche o mentali: nani, gobbi, dementi, esseri esageratamente obesi o dotati, secondo i crudeli contemporanei, di corpi deformi e sgradevoli. La bruttezza e la follia servivano a tranquillizzare i potenti che si sentivano così autorizzati a pensare che, se questi ospiti di corte, brutti o pazzi, erano diversi da loro, allora loro non erano tali. Anzi, averli al fianco, ne faceva risaltare le virtù di bellezza e saggezza. Il re non può mai essere pazzo e se la follia bussa alla porta della reggia, è il buffone a farsene carico.