Scritto durante il periodo di confino a Lipari e pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1930, "Socialismo liberale" di Carlo Rosselli ruota attorno ad una fondamentale intuizione: il socialismo non è il nemico del liberalismo, ma il suo continuatore più vero e più coerente, perché vuole estendere a tutto il popolo quelle libertà e quella pienezza dei diritti che, fino ad allora, nel liberalismo, erano privilegio dei ceti dominanti. Al tempo stesso, Rosselli rigetta il marxismo per il suo carattere fatalistico. Il processo delineato, dunque, è quello di un nuovo programma del movimento socialista internazionale e nazionale, che porti in primo piano il concetto della volontà umana. Una nuova e coraggiosa visione che si riassume per Rosselli nella sua proposta di un socialismo liberale. Introduzione di Salvatore Veca. Postfazione di Carlo Martelli.