Potrebbe essere definita una rivoluzione terapeutica quella derivata da una nuova classe di molecole: i recettori del GLP-1. Studiati inizialmente per la cura del diabete, le scoperte scientifiche degli ultimi vent'anni hanno rilevato importanti benefici nell'uso di queste molecole anche in caso di altre patologie come obesità, malattie renali, cardiovascolari o neurodegenerative, dimostrando che possono rallentare la progressione o prevenire l'esordio di una malattia, soprattutto nei casi in cui i pilastri della "longevità sana" non sono sufficienti o non sono stati applicati nella fase di prevenzione. Lo sa bene Camillo Ricordi, che alla cura del diabete ha dedicato la sua vita professionale e che in "Rivoluzione terapeutica" ha deciso di occuparsi di questi nuovi farmaci alleati della nostra salute - tra i più famosi Ozempic e Munjiaro - facendo il punto non solo sull'uragano mediatico generato dalla loro scoperta, ma anche sulla molta disinformazione che ne è derivata. Le conferme date da test e studi clinici sono state innumerevoli e continuano ad arrivare. "L'ultimo studio, pubblicato il 30 agosto 2024, ha provato che pazienti che assumono agonisti del recettore GLP-1, in questo caso si trattava di semaglutide, hanno meno probabilità di morire per qualsiasi causa, comprese malattie cardiovascolari e infezioni come il COVID-19. Un'ulteriore sorpresa è arrivata recentemente da un'autorevole ricerca che ha dimostrato che in pazienti a rischio diabete, obesi o in sovrappeso, il farmaco tirzepatide non solo ha permesso di ottenere un'importante riduzione, fino al 23%, del peso corporeo, ma è anche riuscito a prevenire il diabete di tipo 2 nel 94% dei soggetti a rischio." In "Rivoluzione terapeutica" però, oltre a spiegarci cosa sono e come funzionano il semaglutide e gli altri farmaci agonisti del recettore GLP-1, l'autore mette in guardia dai possibili effetti indesiderati, e dal rischio di un uso non corretto o peggio ancora del "fai-da-te" senza controllo medico.