In quest'opera prima di Rosaria Ragni Licinio, tutta la poesia è forza concentrica ed espressione di materia nervosa. Infatti se da un lato i versi tendono a riorganizzare la memoria generatrice con lo scopo di "far quadrare" la realtà attraverso fotogrammi precisi, dall'altro una coscienza meditativa offre al lettore un'ampia gamma di riflessioni sulla vita e sulla morte.