Quando il torpore attanaglia l'anima come i postumi della beatitudine dell'oppio è forse il momento di addentrarsi nei luoghi del mistero. Potrete così giungere, attraverso laghi dai vapori miasmatici, volte gotiche e cunicoli scavati nella profondità della terra, a cospetto dell'inquietudine di una sepoltura prematura in cui la vita non estinta si anima di disperazione febbrile. Lasciate che il brivido percorra le vostre ossa e il vostro cervello mentre vi ripetete che quel rumore simile a legno spezzato ve lo dovete essere immaginato, che quel sibilo che avete sentito era solo il vento, che quel battito che risuona sotto le assi del pavimento è solo il tic toc di un vecchio orologio.