L'Alcibiade è nella letteratura greca il dialogo che ha per protagonisti il giovane figlio di Clinia e Socrate, dove si mette a fuoco la necessità della cura di sé, strettamente legata all'imperativo di matrice delfica che invita a conoscere sé stesso: non si può, difatti, «avere cura dell'uomo» se non se ne conosce l'identità. Per conoscere davvero noi stessi dobbiamo guardare nella parte migliore della nostra anima. Per Socrate in ogni anima umana c'è un fondo di divino, che la rende migliore; solo vedendo questa parte divina ci si può conoscere e solo chi conosce sé stesso è in grado di governare la città.