A cinquant'anni di distanza dalla sua pubblicazione (Bologna, Tamari, 1970) e a più di venti dalla riedizione (Vicenza, Giovane Montagna, 1999), l'attuale seconda ristampa (anastatica) ribadisce il fascino che ancora esercitano le vicende alpinistiche di Pieropan, la sua prosa semplice e misurata, il suo fine senso di ironia e di autoironia.