È di questi tempi un crescente e diffuso interessamento verso il ricorso a modelli di intelligenza artificiale, per il compimento di incarichi fino a ieri appannaggio degli esseri umani. Il fenomeno, nel settore specifico del diritto, mostra una tendenza verso la sperimentazione nel campo della cosiddetta giustizia predittiva. Pur essendo l'esperienza giuridica romana tradizionalmente lontana da questa realtà, la suggestione di provare a immergerla anch'essa in sistemi automatizzati ha trovato ragione in alcune caratteristiche sue proprie, che la rendono in qualche modo idonea a essere oggetto di addestramento per una macchina computerizzata. Il volume presenta e descrive AILexA (Artificial Intelligence applied to the Lex Aquilia): un software di intelligenza artificiale di indagine del diritto romano, in particolare del titolo 9.2 del Digesto di Giustiniano. Tre obiettivi sono stati perseguiti per altrettanti percorsi di ricerca: innanzitutto la fattibilità e con essa lo sviluppo di un sistema di IA che abbia a oggetto l'esperienza giuridica romana; quindi l'offerta di uno strumento alternativo nello studio del diritto romano; infine un obiettivo didattico per un nuovo modo di insegnarlo.