Tommaso Branca, uomo di potere siciliano, viene rinchiuso in una clinica psichiatrica come principale accusato per collusione con associazioni criminali. Tra i dubbi di complotto si consuma il suo dramma. Le sue giornate sono scandite dagli incontri con il suo psichiatra, il dottor Mnemosine, e dalla scrittura del suo «testamento umano», "Apologia del potere".