Una drammatica testimonianza sulla crisi degli anni Trenta. "La strada di Wigan Pier" è questo, ma anche e soprattutto un'analisi acuta, venata da un'amara polemica, del rapporto tra socialismo e società industriale a partire dalle condizioni della vita operaia nei tetri bassifondi dello Yorkshire e del Lancashire. Orwell si getta nell'inferno delle miniere della cittadina inglese di Wigan Pier, nel tentativo di entrare nel mondo della classe operaia e comprenderne i valori, le sofferenze e i soprusi subiti. Tramite una scrittura dall'impareggiabile forza espressiva e uno stile caratterizzato da smaccata onestà, il racconto dei minatori si trasforma nell'occasione per denunciare l'ingiustizia sociale del tempo, con la pungente descrizione delle loro condizioni di vita, dello squallore della povertà, della fame e della crescente disoccupazione. Ne emerge un potente ritratto della Gran Bretagna del tempo: un Paese segnato dalle divisioni di classe in cui il socialismo anelato da Orwell è ancora lungi dall'essere compreso e condiviso.