Martin Van Vliet è una promessa della biocibernetica. Solo due cose riusciranno a bloccare sul nascere la sua scintillante carriera: la morte della moglie e il malessere della figlioletta Lea, che reagisce al tragico evento con una chiusura totale al mondo. Martin non esita a dedicare la propria esistenza alla figlia sofferente, che torna a riempirsi di vita solo quando sente una sonata di Bach eseguita da una musicista di strada. Martin le regala un violino e da quel momento la bambina scoprirà in sé una passione e un talento divoranti che faranno di lei una grande musicista. E tra le mille domande che sono il tormento di ogni genitore, in Martin se ne fa strada una, nuova e difficile: il genio di un figlio è un dono o una maledizione?