Il cambiamento è parte integrante della realtà, umana e naturale. A volte è necessario, talora è imprevisto, certamente è valutato diversamente da chi lo desidera e da chi lo teme. L'Uomo ha imparato a facilitarlo, a condurlo, a contrastarlo, così creando la Storia. Nel mondo contemporaneo, il cambiamento sembra correre più di ieri, generando incertezza. Due sembrano i temi critici a riguardo: la minaccia della crisi ambientale, di cui tuttavia non si discutono l'entità e i rischi, che la scienza ha ormai definito chiaramente, semmai le risposte; e il ruolo che, nell'era della tecnologa digitale, rivestono i media di massa, e soprattutto i social media, che stanno stravolgendo a livello globale il costume e la vita quotidiana. Sui social media infatti emergono approcci fortemente condizionati dall'ideologia, dai valori, perfino dall'appartenenza generazionale; e diventa difficile discernere le intemerate degli uni e il fiducioso entusiasmo degli altri. In questo libro, che l'autore immagina come una conversazione con un uditorio eterogeneo, il cambiamento è visto sì come sfida, ma soprattutto come occasione di conoscersi e di riconoscersi nel complesso divenire dell'antropocene.