«La sua è una Finlandia stupefacente, un luogo reale e insieme immaginario, come peraltro già ci insegna il vasto repertorio di leggende che fluttua nell'oceano bianco di questo grande Nord; questo è il paese delle fate, degli elfi, di Santa Klaus. È un posto metaforico, un universo ovattato eppure pulsante, marginale e ombelicale. Per la nostra autrice la Finlandia è il centro del mondo, di un mondo di possibilità intraviste e abortite, intuite e prese al volo. E soprattutto, per il canto insistito e viscerale della sua lirica, in Finlandia fa caldo».