Con questo testo l'autore non vuol vestire certo i panni dello storico e non ha la pretesa di scrivere o riscrivere la storia di quel periodo, ma semplicemente porre l'attenzione su alcuni fatti ed accadimenti desunti da documenti di archivio. Credo sia possibile che quanto scritto potrà destare più di una perplessità. Ma, al di là di tutto, non c'è niente di riconducibile a passate nostalgie né, tanto meno, a fede politica o ad una esaltazione del passato regime: anche questa, che ci piaccia o no, nel bene e nel male, fa parte della nostra storia e che quindi lo è anche tutt'oggi. Sarebbe potuta andare diversamente, o meglio, sarebbe dovuta andare diversamente, ma ciò non è stato: i se, e i ma checché se ne dica, non influiscono affatto sulla realtà del corso degli eventi. Ma come del resto è risaputo, la storia come la vita, ha molti altri sentieri, almeno quanti le donne e gli uomini che li hanno calcati abbandonando il cammino comune dei più, per andare alla ricerca di qualche cosa d'altro, magari insolito, misterioso e forse ci si sono perduti nello sfidare il rischio che inevitabilmente si trova annidato negli stretti passaggi pagandone le conseguenze. Si è ritenuto doveroso scrivere di questo segmento di storia che ci ha direttamente coinvolti localmente tenendo ben presente i documenti recuperati presso l'Archivio di Stato di Perugia; degli appunti e note, oltre che foto, delle stampe e degli articoli che, a suo tempo, furono recuperati in copia, previa autorizzazione dall'ora legittimo proprietario, l'Ingegner Antonio Calderoni presso il suo studio; di brevi ricordi verbali ricevuti confidenzialmente a voce da persone che purtroppo non sono più tra noi e di poco altro. Il compito prefissato è quello di rievocare, nel limite del possibile, i tratti propri che contraddistinsero certe circostanze, limitandosi a presentarle in un necessario breve contesto storico, tralasciando il resto poiché, non è stato possibile trovare scritti obiettivamente critici di cronistorie o memorie. Forse è passato ancora troppo poco tempo per pretendere un "serio" ed imparziale giudizio storico di quei vent'anni che, comunque sia, vanno sicuramente condannati per quanto successe.