Libera interpretazione di 120 anni di storia di Milano ispirata dalla "Storia de Milan" scritta (nel 1896) da Camillo Cima, della quale ha l'ambizione di costituirne il seguito, senza peraltro pretendere di eguagliarne il livello. La cronologia inizia appunto dal 1896 e avrebbe dovuto terminare nel 2015, l'anno di Expo, ma poi è arrivata fino al 2020, anno in cui un periodo della storia di Milano (e non solo) si chiude per aprirne uno nuovo, ancora tutto da immaginare. Il racconto è in forma di dialogo tra Meneghino e la sua compagna, la Cecca, ed è scritto in un milanese che si richiama alla grafia usata dai più noti e tradizionali autori, a cominciare dal Porta e poi Cherubini, Arrighi, il nostro Cima, fino alla più recente grammatica di Claudio Beretta.