Dopo la sorprendente Autobiografia di una femminista distratta, ecco una nuova perla, un libro prezioso che nasce da un fallimento: dal non saper cucinare come tutte le amiche - e invitate - si aspettano. Un'edizione a cui Laura Lepetit teneva molto e che ha seguito amorevolmente (e con puntiglio) in ogni momento della sua realizzazione, senza purtroppo vederne la stampa. Di scrittrici come lei ne rimangono poche in giro, mentre fino a poco tempo fa, lo stile sobrio e affilato era più condiviso, soprattutto tra le autrici inglesi da Laura tanto ammirate e poi pubblicate dalla sua gloriosa casa editrice (La Tartaruga). Il distacco sapiente dall'ovvio e un indubbio talento per la scrittura tagliente ma divertita, servono in tavola un gustosissimo testo che compone una sorta di autobiografia, stavolta giocata tra un sé inadeguato e il mondo degli ortaggi conosciuti intimamente, uno per uno, nei loro tratti caratteriali e nelle loro singole vocazioni a diventare materia gastronomica. Abbiamo la fortuna di leggere 75 ricette di Daniela Casale, cuciniera più seduttiva di tanti chef primedonne, illustrate dai bellissimi disegni di Mercedes Cuman.