Al termine della sua ultima indagine, risolta brillantemente, il maresciallo Severino Perspicace è andato finalmente in pensione. Vorrebbe godersela riposandosi, divertendosi e facendo molte di quelle cose che in passato non aveva potuto. Tutto questo naturalmente insieme ad Olga la padrona del ristorante dove abitualmente pranza, divenuta sua compagna di vita. Inizialmente però il lockdown, causato dal Covid 19, lo costringe agli arresti domiciliari e, quando il peggio sembra passato e tutto pare tornare come prima, ecco che un'amica di Olga, la signora Rosa detta la Prezzemola, gli parla della morte, per lei un delitto, di un suo anziano conoscente di origine spagnola ospite di una RSA vicina a Borgo Antico. Naturalmente, in mancanza di prove certe, Perspicace in principio non vuole prendere in considerazione l'assurda ipotesi della signora Rosa, ma l'assassinio avvenuto pochi giorni dopo di un giovane tedesco, che prestava servizio di volontariato proprio nella stessa struttura, lo preoccupa non poco per il timore di un collegamento fra i due episodi. Coinvolto e convinto, senza poter opporre grande resistenza, dal collega maresciallo Rocco e, spronato da Olga e dal figlio Carmine, si trova pertanto ad indagare controvoglia su un caso molto strano e complicato, che lo coinvolgerà sempre di più, in special modo quando a dirigere le operazioni giungerà da Grosseto la bellissima e simpaticissima tenente Manuela Santoro. Fra momenti comici e situazioni piuttosto pericolose per lui e suo figlio Carmine, conduce positivamente a termine la sua inchiesta, la cui soluzione però porterà ad un finale triste e tragico.