Le poesie di questa raccolta si basano sul potere evocativo della parola, sulle valenze musicali irradiate dalla sonorità che avvolge il linguaggio e sui sedimenti di un vissuto filosofico coltivato attraverso una serie di ricerche speculative che hanno dato luogo a volumi teoretici. Da questi presupposti deriva una panoramica che lascia emergere scorci mitici e visionari, contenuti metafisici e recuperi profani del sacro e dei suoi ingredienti leggendari. L'insieme si svolge con la cadenza di una sorta di rapsodia che sviluppa un'indagine lirica sulle virtualità e gli abissi del mondo interiore; si attraversano sezioni che hanno un'impronta meramente allusiva, e parti segnate da un'istanza narrativa che delinea un risalto plastico inseguendo l'onda dei suoi fantasmi, per approdare alle liriche finali, tessute di riflessioni psicologiche ed esistenziali.