Ampiamente autobiografico, Fiesta (Il sole sorge ancora) narra le vicende di un gruppo cosmopolita di giovani espatriati, con le loro burrascose inquietudini esistenziali e sentimentali. Tra notti insonni trascorse a discutere e sbronzarsi, nei caffè di Montparnasse o nelle arene di Pamplona, i protagonisti ricercano emozioni sempre più forti, che li stordiscano e allontanino il senso del nulla incombente. Pubblicato nel 1926, il romanzo ha consacrato il suo autore ventisettenne tra i più importanti scrittori americani della "generazione perduta" grazie allo stile già maturo, calibratissimo tra cronaca e poesia, asciutto, essenziale, con dialoghi esemplari per incisività ed eleganza, che riesce a mettere a nudo l'anima dei personaggi e a infondere loro la vita.