In natura ogni «rifiuto» diventa una risorsa: scarti e sprechi non esistono e tutto viene rimesso in circolo. Possiamo farlo anche noi? Il viaggio di un nostro rifiuto un tempo era di sola andata e senza tappe intermedie: dal cassonetto alla discarica. Da anni, per fortuna, le cose non sono più così semplici e alle discariche arriva solo quello che non è più possibile riutilizzare attraverso il riciclo, il compostaggio e il recupero di energia. Complesse filiere di trattamento si evolvono nel tempo, di pari passo con le nostre abitudini di consumo, con l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale dei nostri scarti e massimizzare il loro valore. Eppure i nostri rifiuti, anche quando ben gestiti, sono ancora troppi: possiamo fare di meglio. L'economia circolare punta a chiudere tutti i processi produttivi, facendo in modo che lo scarto di un'attività diventi la materia prima a disposizione per un'altra. Questo però sarà possibile solo se impareremo che il miglior rifiuto è quello che non si produce: ci aiuterà l'ecodesign, cioè la progettazione di oggetti e imballaggi che considera il «fine vita» di ogni componente. Le miniere urbane, infine, potrebbero regalare un «viaggio di ritorno» ad alcune tipologie di rifiuti che abbiamo buttato nei decenni passati.