Il libro raccoglie i risultati di cinque anni di ricerche etnografiche a San Siro, uno dei quartieri di edilizia residenziale pubblica più grandi di Milano. Lo studio muove da una concezione relazionale dello spazio urbano per interpretare la violenza strutturale che colpisce i margini del capoluogo lombardo, tra le pieghe delle retoriche del suo sviluppo, della sua "rinascenza" e della sua rigenerazione. Accanto a ragazzi di "seconda generazione", anziani "abbandonati", comitati in lotta, associazioni, politici e funzionari, Barrio San Siro sviluppa un'analisi multilivello che collega le pratiche quotidiane alle politiche locali, regionali e nazionali. Al pari di altri quartieri periferici milanesi, San Siro emerge - pagina dopo pagina - come una configurazione socio-spaziale multiculturale, al tempo stesso epitome di condizioni globali, incrocio di interessi divergenti di attori sociali e istituzionali, risultato di una storia locale sfociata in un presente post-fordista e neoliberale. Una narrazione critica e riflessiva, una monografia che, da un limite urbano, elabora la propria idea di antropologia della città.