Giovanni Gentile compie un altro gesto di amore per la sua città, Pescia. Dopo l'appassionata storia delle famiglie paterna e materna, narrata ne La casa delle valigie (LoGisma 2011), Gentile adesso ci racconta le vicende legate alla famiglia della moglie Vittoria. E prendendo spunto dalla descrizione di quella attività artigianale, si perde per le strade di Pescia, fra foto d'epoca, vecchie cartoline e memorie personali, per recuperare e annoverare quelle centinaia di botteghe, rivendite, officine, manifatture e fabbriche che erano presenti sul territorio fino a qualche decennio fa e che avevano fatto di Pescia un centro di industriosa operosità, diffuso benessere e riconosciute tradizioni sociali e gastronomiche. Allora questo libro di accorate memorie diventa quasi un documento di interesse urbanistico-sociale, in base al quale tutti, pesciatini e non, possiamo ricostruire il quotidiano degli anni Cinquanta e Sessanta di Pescia e della Valdinievole. Quotidiano fatto di antichi mestieri, di apprendisti, garzoni di bottega e imprenditori tenaci. Quel quotidiano che non solo rievoca il tempo della gioventù dell'Autore, ma racconta quella vita più semplice e più "a misura d'uomo.