Dopo "Acqua gialla a Venezia", Ferruccio Gard con questo suo terzo romanzo rievoca il giallo, il colore che come artista predilige. Giallo che nella Città dei Dogi tornerà misteriosamente d'attualità, con conseguenze epocali, in un thriller che, dipanandosi nell'arco di un secolo, fra rapimenti, attentati terroristici, orrendi delitti, rievocazioni di terribili episodi storici e situazioni di esilarante comicità, svelerà se il Mose, il faraonico (anche in costi e tangenti) complesso di 78 paratoie mobili - una delle più grandi opere dell'uomo dopo le Piramidi d'Egitto e la Grande muraglia cinese - potrà assicurare un futuro vivibile alla città più magica e più fragile del pianeta. Il mondo intero, dopo l'ultima, spaventosa acqua alta del novembre 2019 è in ansia per la sopravvivenza. Un thriller con una incalzante suspense ad alto voltaggio che, dopo satira, comicità e orrore, aprirà una luce radiosa sul futuro di Venezia. Ma quale Venezia? E con l'incognita, dietro l'angolo, di un possibile e inquietante terzo finale...