"Ecco la mia prima raccolta di poesie. Per quanto sin dall'infanzia abbia scritto poesia ininterrottamente, ne ho pubblicata pochissima. Non mi riconosco come un poeta, anche se si può dire che la poesia irrighi tutta la mia opera. Le mie poesie richiamano tutte il linguaggio parlato, sono immediatamente comprensibili. Non esagero, ma siccome sento nei confronti del linguaggio poetico una specie di fortissima esigenza, per assaporar bene i versi devo recitarli e persino canticchiarli perché, in primo luogo, attribuisco importanza al gusto e alla musicalità del linguaggio. Per me, il linguaggio scaturisce dalla voce umana, la scrittura e lo stile vengono dopo. Mentre scrivo, spesso mi ispiro alla musica sperando che i miei versi siano colmi di melodia e di ritmo. I miei poemi, in questa epoca di feticismo consumistico e di dilagare generalizzato della politica, mirano a ricercare la poesia che ai nostri giorni è già del tutto scomparsa. Come avviene nel cine-poema Lutto per la bellezza, che si prefigge di lanciare un appello attraverso un compianto sulla bellezza: ritornare alla natura umana e al giudizio estetico, cercare il senso nel nonsenso, risvegliare la coscienza grazie all'osservazione, sperando di cogliere qualche traccia poetica" (l'autore)