Perché la cosiddetta pandemia ci ha trovato così impreparati? Come c'entrano la politica e l'economia con quanto è successo: ospedali paralizzati, medici che non volevano recarsi a visitare i propri assistiti, misure di prevenzione inefficaci e contraddittorie, autopsie proibite, effetti devastanti sulla vita sociale e culturale, incertezza permanente, cure semplici e tempestive neglette, vaccini che non sono tali e che possono produrre più danni della pandemia stessa se, invece, quest'ultima venisse, o se fosse stata, affrontata con i mezzi giusti ed efficaci. Prima della dichiarazione di pandemia, con tutte le sue conseguenze sull'economia, la vita sociale e politica, lo scenario appariva dominato dagli appelli e dalle misure ventilate a proposito delle esigenze ambientali e dell'emergenza climatica. Le catastrofi ambientali, con le loro drammatiche conseguenze, sono state dovute sia alla pretesa di "fermare" i cambiamenti climatici stessi invece di affrontarli con le tecnologie disponibili, sia alla scarsa comprensione dei freni che l'economia e la politica hanno posto - da poco più di cinquant'anni - alla introduzione di metodi produttivi (e non solo) adeguati alle nuove esigenze demografiche, ecologiche e sanitarie. Ma andiamo con ordine...