Che cosa è avvenuto nel rapporto tra le due parole liturgia e spiritualità? L'autore racconta una storia terapeutica: il gesto libero del re Davide che danza senza falsi pudori davanti all'arca (2Sam 6,13-14), per mostrare come già in un testo tanto antico fossero presenti alcune delle importanti intuizioni espresse dal Concilio Vaticano II in "Sacrosanctum concilium". Un percorso che mostra quanto la spiritualità cristiana sia per sua stessa natura sempre liturgica, biblica, fraterna ed ecclesiale. Ogni gesto liturgico cristiano non ha bisogno di distinguere tra partecipazione interiore ed esteriore, corporea e spirituale. Partendo da alcuni esempi di rischiosa separazione (liturgia senza spiritualità e spiritualità senza liturgia), si rilegge la liturgia come «fonte primaria, prima scuola, primo dono, primo invito» (Paolo VI).