Femminismo bastardo

Editore: Mimesis
EAN: 9791222310664
Pagine: 222 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 13 settembre 2024
Collana: Selene
A partire da 18,00 €

Descrizione

Attraverso una scrittura "bastarda", che unisce prosa e poesia, manifesto politico e articolo di giornale, María Galindo passa in rassegna le questioni fondamentali del femminismo dalla sua prospettiva anarchica e decoloniale. Secondo l'autrice le donne sudamericane hanno il dovere di riconoscersi come bastarde e di rifiutare il progetto dello stato coloniale del meticciato (mestizaje) che classifica, gerarchizza e tenta di nascondere la "ferita coloniale" che ancora sanguina. Galindo costruisce un archivio delle pratiche di disciplinamento del desiderio erotico disseminate nella cultura ecclesiastica, nelle istituzioni mediche e scolastiche, nel linguaggio politico e nella cultura popolare, sia quella folklorico-indigenista sia quella imperialista-spagnola-gringa. Con Mujeres Creando, il movimento femminista di guerriglia urbana non violenta da lei fondato, sviluppa un diagramma di pratiche di ribellione alla violenza che lei stessa chiama "depatriarcalizzazione". In quest'ottica, il femminismo bastardo è un modo per posizionarsi - come fanno le riflessioni decoloniali - fuori da qualsiasi binarismo, sia quello di genere, quello tra Stato e popolazione indigena o quello tra vittima e carnefice. Prefazione di Paul Preciado.

Disponibile presso:
Tomo Libreria Caffè
Via degli Etruschi, 4/14 00185 Roma (RM)

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