Il volume indaga il rapporto ambiguo tra sperimentazione e rivoluzione, che ha ispirato e sostanziato il cambio di paradigma estetico imposto dalla Neoavanguardia all'arte del secondo Novecento. Lo fa, utilizzando come bussola l'alterna fortuna incontrata dalla figura di Giordano Bruno, che nell'immediato dopoguerra è recuperata come esempio di verità filosofica incardinata nell'esperienza biografica e letteraria, per scivolare poi nell'oblio durante gli "anni di piombo". Può Giordano Bruno, con i riflessi del suo pensiero, influenzare aspetti attuali della cultura contemporanea?