Nel 1844 lo scrittore inglese, dopo molti successi e dopo aver scritto "Oliver Twist", si reca a Napoli da Roma. Un racconto straordinario e avvincente dove descrive la vita quotidiana, l'animo dei campani e dei napoletani, le grandezze e le miserie, soffermandosi, fra l'altro, sul gioco del Lotto. [...] "Mi raccontarono la storia di un cavallo imbizzarrito che ad un angolo di strada aveva scaraventato giù un uomo, lasciandolo moribondo. Il cavallo era a sua volta inseguito da un uomo che procedeva a velocità tale che si trovò sul luogo della disgrazia immediatamente dopo che questa si era verificata. Costui si gettò in ginocchio presso lo sfortunato cavaliere e gli afferrò la mano e con l'espressione più afflitta di questo mondo disse: " Se vi resta un fiato di voce, ditemi, per amor di Dio, quanti anni avete, affinché io possa giocarmi questo numero al lotto".