Nella lingua giapponese il termine kamikaze significa Vento Divino, un rimando al leggendario tifone che si dice abbia salvato il Sacro Arcipelago dall'invasione mongola del 1281. Durante la Seconda guerra mondiale indicò in senso metaforico le formazioni suicide del tokkôtai (Corpo Speciale d'Attacco), ideate dall'ammiraglio Takijirô Ônishi per attaccare la flotta americana nel Pacifico con missioni senza ritorno. Dopo l'11 settembre il termine è tornato in auge per definire i contorni delle moderne forme di attacco suicida, specie quelle legate al terrorismo di matrice islamica. Il volume ritrae le specificità, le inclinazioni politico-religiose e le varie tecniche adottate dalle principali formazioni di guerrieri suicidi che si sono succedute nel tempo.