Il primo valzer che compose nel 1896 all'età di otto anni - come lui stesso indica nello spartito - prese il nome di Primiero. Per cui il titolo delle raccolte, sia nel caso di Brighi come in quello di Barbieri, andrebbe letto come: «Ballabili impiegati da...». Se poi si aggiunge l'abitudine di usare le sigla C.B. per attribuire i brani, diventa ingarbugliato distinguere fra i due. Tra i manoscritti del Fondo Barbieri sono presenti 34 brani ballabili di Carlo Brighi, 19 di Gaspare Bondi di Ravenna, 17 di Romolo Zanzi di Campiano, 10 di Andrea Legni di Cesenatico, 8 di Ruggero Grisoli di Santarcangelo di Romagna, 8 di Ignazio Bitelli di Fusignano, 3 di Adolfo Poni di Pievequinta, 2 di Giuseppe Fusconi di S. Pietro in Guardiano, 1 di Francesco Bugli di Savignano sul Rubicone, 1 di Urbano Fusconi di Mensa Matelica, 1 di Giulio Faini di Santarcangelo di Romagna. Alcuni di questi ballabili di autori romagnoli possono essere considerati esemplari unici. L'intero catalogo delle composizioni di Carlo Barbieri è disponibile nella seconda parte di questo volume.