Cosima, di Grazia Deledda, è un romanzo dalle forti connotazioni autobiografiche. La vicenda di una ragazza desiderosa di diventare scrittrice - con tutte le difficoltà che una simile aspirazione comportava per una giovane donna che viveva in una famiglia borghese e patriarcale della Nuoro ottocentesca - assume il significato di una ribellione verso un ambiente ancora vincolato a leggi arcaiche, non più in linea con il mutare dei tempi. Il racconto di formazione, riproposto in un'agile riduzione, può essere considerato una sorta di testimonianza diretta sull'ingresso della cultura sarda nella modernità.