Due sorelle, due destini. Robi, la figlia non voluta; Tundra, sua sorella minore, la figlia desiderata. Robi, la maschiaccia, quella che assomiglia al padre, un uomo fallito e violento; Tundra, che fa di tutto per assomigliare a sua madre. Robi, quella che non va bene a scuola, Tundra che fa buoni studi e va a vivere all'estero lontana dai legami familiari. Robi che rimane incinta troppo presto, nel solco della maledizione di famiglia; Tundra che non ha figli e insegue l'invisibile, i suoni. Stessa casa, stessi genitori, stessi vestiti, stesse camere, eppure nella realtà due mondi lontani. Il passato di Robi e Tundra ritorna prepotente, e questa volta lo fa per richiedere un sacrificio. Perché poche madri riescono ad essere oneste, pochi padri riescono a non far pesare le scelte forse sbagliate. C'è un solco netto tra volere ed essere costretti ad accogliere. Le colpe dei genitori ricadono sui figli e fanno chiasso e la loro eco non smette mai.