Il trattato dantesco "De vulgari eloquentia" viene qui analizzato secondo la mentalità medievale che lo ha concepito: non si tratta dunque di un saggio di linguistica ma di un trattato simbolico che può essere letto a vari livelli, il più elevato dei quali riguarda il mistero dei Fedeli d'Amore, sodalizio di sapienti innamorati della Verità.