Un'analista americana che negli anni '60 osservava le origini delle istituzioni comunitarie, una filosofa italiana che trent'anni dopo rifletteva sulla dimensione di genere nel mercato unico, una scrittrice anglo-giamaicana tesa a indagare, dopo la Brexit, le fratture di una società postcoloniale e multiculturale. Una storia dell'Unione europea da un'angolatura inedita, ricostruita grazie alla voce di tre intellettuali che, senza rinunciare alla vocazione utopica del progetto europeo, ci offrono un contributo di idee originali per valorizzarlo su presupposti più realistici.