Questo libro racconta di un evento della Seconda Guerra Mondiale solitamente trascurato dai manuali di storia nonostante sia caratterizzato da un tasso di drammatica assurdità che lo rende per molti aspetti unico. Ciò che ne viene è una vera e propria narrazione civile. Intrecciando la Storia politica con singole storie individuali e specifiche vicende, Paolo Colombo ricostruisce in maniera toccante e avvincente l'evoluzione bisecolare dei rapporti tra Germania e Polonia fino alla agghiacciante decisione nazista di radere letteralmente al suolo la capitale polacca prima di abbandonarla all'avanzata dell'Armata Rossa sovietica, nel 1944. Il testo restituisce il tono fluido e coinvolgente della narrazione in pubblico che l'ha generato così da risultare di agevole e al tempo stesso emozionante lettura e offre la sintesi di una vicenda che acquista ancora maggior valore nella ricorrenza della "Giornata della memoria".