Poeta, regista, giornalista, militante politico, Pier Paolo Pasolini è stato tra i maggiori artisti e l'intellettuale più influente e controverso del Novecento italiano. Le sue opere e i suoi concetti sono sempre più attuali come inossidabili premesse di una società contemporanea. E forse proprio per questo la sua misteriosa morte lascia molti interrogativi nell'oscurità. Nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975 all'Idroscalo di Ostia, Pasolini viene brutalmente massacrato. Quella notte aveva invitato a salire nella sua automobile Pino Pelosi, un ragazzo "di vita" conosciuto alla stazione Termini di Roma. L'ultima notte di Pasolini viene raccontata attraverso i verbali, i rapporti giudiziari e gli atti ufficiali, per una nuova valutazione di aspetti centrali della vicenda da cui emergono elementi rimasti inascoltati o occultati e piste investigative mai percorse. Questo libro vuole essere un riflettore che si riaccende in quella notte buia e tragica e un'eco all'urlo del Poeta perché «qualunque cosa questo mio urlo voglia significare, esso è destinato a durare oltre ogni possibile fine».