Cupole, obelischi, archi trionfali, ma anche piante e animali, dal mitico fico ruminale, sotto il quale approdò la cesta con Romolo e Remo, alle salamandre sulla facciata di San Luigi dei Francesi. Tutta Roma è una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia, spesso celati in monumenti che sembrerebbero pure decorazioni: come la fontana delle Tartarughe che idealmente raffigura il motto coniato da Augusto, «Festina lente» ovvero «Affrettati lentamente». Alfredo Cattabiani, studioso di simbolismo e di tradizioni popolari, ricostruisce in questo libro la mappa dei simboli fondamentali di Roma rivisitando anche i miti ad essi collegati, da quelli della fondazione della città fino alle leggende medievali. Ma non vi è mito senza mistero: come ad esempio quello della Lupa che allattò i gemelli o l'altro del nome segreto di Roma, mai svelato nonostante l'illusione di chi, come Giovanni Pascoli, credeva fosse Amore. Sfilano così sulla scena personaggi antichi e moderni, divinità e santi, elefanti sapienti accanto a gatti enigmatici, una Befana che assume le sembianze della lunare Anna Perenna, l'arcangelo Michele dagli attributi eguali a quelli di Toth e di Mithra, e infine cardinali e gesuiti attenti ai fiumi carsici delle tradizioni romane. La città eterna è una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia. Il mistero della lupa; Le metamorfosi di Anna Perenna; Le piante simboliche di Roma; L'obelisco Bestiario di Mithra Ocno e l'asino; L'Ara della Vittoria; Le guide di Roma antica nel Medioevo; Il cardinale di San Pietro in Vincoli; La salamandra di San Luigi dei Francesi; «Festina lente»; Athanasius Kircher Elephas sapiens; San Michele protettore di Roma.